I panorami della Val di Pejo: Malga Campo – Celentino

Salendo a Malga Campo si attraversa il bellissimo bosco sopra Celentino per poi raggiungere il lago: caratteristica torbiera dallo splendido panorama

• Località: Celentino
• Tipo di escursione: escursione di media difficoltà, ideale per chi desidera trascorrere una mezza giornata nella natura in un luogo meno conosciuto di altri. Non è richiesta una particolare preparazione fisica.
• Durata: 3 h – mezza giornata
• Lunghezza: circa 4,5 km.
• Quota partenza: 1.980 mslm. (Malga Campo)
• Quota arrivo: 2.060 mslm. (Lago di Celentino)
• Dislivello in salita: 236 m.
• Dislivello in discesa: 236 m.
• Pranzo: a Malga Campo – a pagamento
• Costi extra: nessuno

Percorso:

Pronti per la guida su sterrato facile in montagna? Sì? Allora saliamo in auto fino a Malga Campo. Dal parcheggio prendiamo il sentiero per raggiungere il Lago di Celentino, il percorso è quasi tutto nel bosco, si trovano alberi di abete, larice, pino cembro, pioppo e betulla, a volte si riesce a scovare qualche buon funghetto. Si possono inoltre scorgere lungo il percorso dei punti strategici per scattare foto a dei bellissimi panorami. Prima di raggiungere il laghetto troviamo splendidi prati di alpeggio pieni di fiori e a volte anche di funghi, per chi li sa cercare. La zona del Lago di Celentino è un piccolo altopiano al cui centro il terreno paludoso permette, nei mesi del disgelo, la formazione momentanea di un piccolo lago. Il lago quindi sarà tale solo ad inizio estate. La zona è particolarmente panoramica, in quanto si affaccia sia sul gruppo dell’Ortles-Cevedale, sia verso il Passo del Tonale. Le libellule, i fiori e la vista impagabile ti fanno sentire in un luogo magico. Dopo le foto di rito e qualche chiacchierata, seguendo un percorso ad anello, torniamo alla malga, dove, chi vuole, si può fermare a pranzo.

Curiosità:

A Malga Campo si trova la vecchia casera, ora trasformata in museo, con ambienti dedicati alla lavorazione del burro, alla produzione e alla stagionatura del formaggio, arredi e strumenti originari: i secchi per la mungitura, le zangole, la caldaia, oltre alle suppellettili necessarie per la vita d’alpeggio.